Teatro dell'Orologio 27 giugno 2014 ALLA ROVESCIA
Canzoni di Simone Nebbia
Arrangiamenti alla chitarra Marco Lima
A 23 anni ero mancino. E allora quella chitarra che avevo dentro casa non andava bene, si dovevano girare le corde, mi diceva mio padre. A 23 anni ero mancino e ascoltavo la musica degli anni suoi, quelli di quando quella coreana chiara chiara se la suonava lui, quella musica che non sapevo ripetere, imitare, far diventare mia su quelle corde alla rovescia. Così a 23 anni mi sono stufato di aspettare e me la sono messa tra le braccia che ancora non suonava, l'ho guardata un po', ho visto dove si mettevano le dita, ho passato l'altra mano sulle corde tutte insieme, è uscito un suono che a farci caso avrei dovuto smettere e non toccarla mai più. Ma io sono testardo, oltre che mancino, così ho continuato. A 23 anni non sapevo suonare la chitarra, oggi sono ancora mancino e non ho ancora imparato. Ma almeno mi sono reso conto che dal dritto o dal rovescio, a suonare suona lo stesso.
Scrivere una canzone è come fare un sogno: si prendono le cose della vita reale e si trasformano come meglio si crede. Così a volte le cose di fronte prendono una forma che non avevano, diventano uno specchio distorto e riflettono me che le guardo, più che sé stesse. Come fossero immagini dal dritto che diventano a rovescio. Come se dal dritto o alla rovescia, in fondo, significassero la stessa cosa.
Teatro dell'Orologio 27 giugno 2014 ALLA ROVESCIACanzoni di Simone Nebbia
Arrangiamenti alla chitarra Marco Lima
A 23 anni ero mancino. E allora quella chitarra che avevo dentro casa non andava bene, si dovevano girare le corde, mi diceva mio padre. A 23 anni ero mancino e ascoltavo la musica degli anni suoi, quelli di quando quella coreana chiara chiara se la suonava lui, quella musica che non sapevo ripetere, imitare, far diventare mia su quelle corde alla rovescia. Così a 23 anni mi sono stufato di aspettare e me la sono messa tra le braccia che ancora non suonava, l'ho guardata un po', ho visto dove si mettevano le dita, ho passato l'altra mano sulle corde tutte insieme, è uscito un suono che a farci caso avrei dovuto smettere e non toccarla mai più. Ma io sono testardo, oltre che mancino, così ho continuato. A 23 anni non sapevo suonare la chitarra, oggi sono ancora mancino e non ho ancora imparato. Ma almeno mi sono reso conto che dal dritto o dal rovescio, a suonare suona lo stesso.
Scrivere una canzone è come fare un sogno: si prendono le cose della vita reale e si trasformano come meglio si crede. Così a volte le cose di fronte prendono una forma che non avevano, diventano uno specchio distorto e riflettono me che le guardo, più che sé stesse. Come fossero immagini dal dritto che diventano a rovescio. Come se dal dritto o alla rovescia, in fondo, significassero la stessa cosa.
Canzoni di Simone Nebbia
Arrangiamenti alla chitarra Marco Lima
A 23 anni ero mancino. E allora quella chitarra che avevo dentro casa non andava bene, si dovevano girare le corde, mi diceva mio padre. A 23 anni ero mancino e ascoltavo la musica degli anni suoi, quelli di quando quella coreana chiara chiara se la suonava lui, quella musica che non sapevo ripetere, imitare, far diventare mia su quelle corde alla rovescia. Così a 23 anni mi sono stufato di aspettare e me la sono messa tra le braccia che ancora non suonava, l'ho guardata un po', ho visto dove si mettevano le dita, ho passato l'altra mano sulle corde tutte insieme, è uscito un suono che a farci caso avrei dovuto smettere e non toccarla mai più. Ma io sono testardo, oltre che mancino, così ho continuato. A 23 anni non sapevo suonare la chitarra, oggi sono ancora mancino e non ho ancora imparato. Ma almeno mi sono reso conto che dal dritto o dal rovescio, a suonare suona lo stesso.
Scrivere una canzone è come fare un sogno: si prendono le cose della vita reale e si trasformano come meglio si crede. Così a volte le cose di fronte prendono una forma che non avevano, diventano uno specchio distorto e riflettono me che le guardo, più che sé stesse. Come fossero immagini dal dritto che diventano a rovescio. Come se dal dritto o alla rovescia, in fondo, significassero la stessa cosa.
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