Teatro Studio Uno 21 Ottobre 2016
NASCI, SIMONA
di Alberto Pijuan | con Claudia Manini | regia Alessandra Aricò | scene Andrea Vitali | Musiche originali Marco Canaccini | traduzione Giulia Puccetti | produzione NATA/Interno12/Laboratori permanenti.
Simona è una bambina diversa dalle altre. Ha un modo speciale di parlare, che fa ridere gli altri. Simona ha anche amici speciali con cui giocare: scarabei, amici che hanno ali per volare e soprattutto sanno come “trasformarsi”, perché da bruchi bavosi diventano in una notte belli e lucenti. Amici buoni, più buoni delle bambine a scuola, che Simona la scansano. Simona non è bella e non ha altri amici che gli scarabei, e vorrebbe essere diversa perché così com’è rende tristi i suoi genitori. Ma quando nella casa vicina arriva Zafira, una bambina di dodici anni che è “più bella e più brava che tutto il mondo”, sembra che le cose possano cambiare. Zafira ascolta davvero Simona, e la aiuta svelandole il segreto per lasciare il “corpo brutto” e diventare bella come lei e come gli scarabei.
“Al pozzo mi divertivo tanto perché dentro al pozzo ci sono molti pozzi piccoli alle pareti con molti bruchi grossi. Molti bruchi diversi tutti bianchi. E tutti i bruchi stanno in una pallina finché una luna smettono di mangiare e si strappano il bruco e si tolgono via il bruco come un vestito e si cambiano in uno scarabeo. E simona gli domanda come ci riuscite? spiegate a simona come ci riuscite? E una luna tutti i bruchi ballano gialli nei pozzi e d’un tratto tutti hanno le ali e d’un tratto tutti i bruchi sono scarabei e lasciano la bava e diventano forti e volano. Anche Simona vuole lasciare il corpo di bruco brutto e diventare diversa dalla simona di prima. Il babbo e la mamma non lo sanno che gli scarabei prima sono bruchi bavosi e che una luna diventano belli. Perciò sono sempre tristi perché Simona è ancora un bruco. Però Zafira sì che lo sa. La Zafira sa come cambiare perché tutte le cose belle prima sono un bruco con la pelle bavosa”.
Teatro Studio Uno 21 Ottobre 2016NASCI, SIMONA
di Alberto Pijuan | con Claudia Manini | regia Alessandra Aricò | scene Andrea Vitali | Musiche originali Marco Canaccini | traduzione Giulia Puccetti | produzione NATA/Interno12/Laboratori permanenti.
Simona è una bambina diversa dalle altre. Ha un modo speciale di parlare, che fa ridere gli altri. Simona ha anche amici speciali con cui giocare: scarabei, amici che hanno ali per volare e soprattutto sanno come “trasformarsi”, perché da bruchi bavosi diventano in una notte belli e lucenti. Amici buoni, più buoni delle bambine a scuola, che Simona la scansano. Simona non è bella e non ha altri amici che gli scarabei, e vorrebbe essere diversa perché così com’è rende tristi i suoi genitori. Ma quando nella casa vicina arriva Zafira, una bambina di dodici anni che è “più bella e più brava che tutto il mondo”, sembra che le cose possano cambiare. Zafira ascolta davvero Simona, e la aiuta svelandole il segreto per lasciare il “corpo brutto” e diventare bella come lei e come gli scarabei.
“Al pozzo mi divertivo tanto perché dentro al pozzo ci sono molti pozzi piccoli alle pareti con molti bruchi grossi. Molti bruchi diversi tutti bianchi. E tutti i bruchi stanno in una pallina finché una luna smettono di mangiare e si strappano il bruco e si tolgono via il bruco come un vestito e si cambiano in uno scarabeo. E simona gli domanda come ci riuscite? spiegate a simona come ci riuscite? E una luna tutti i bruchi ballano gialli nei pozzi e d’un tratto tutti hanno le ali e d’un tratto tutti i bruchi sono scarabei e lasciano la bava e diventano forti e volano. Anche Simona vuole lasciare il corpo di bruco brutto e diventare diversa dalla simona di prima. Il babbo e la mamma non lo sanno che gli scarabei prima sono bruchi bavosi e che una luna diventano belli. Perciò sono sempre tristi perché Simona è ancora un bruco. Però Zafira sì che lo sa. La Zafira sa come cambiare perché tutte le cose belle prima sono un bruco con la pelle bavosa”.
NASCI, SIMONA
di Alberto Pijuan | con Claudia Manini | regia Alessandra Aricò | scene Andrea Vitali | Musiche originali Marco Canaccini | traduzione Giulia Puccetti | produzione NATA/Interno12/Laboratori permanenti.
Simona è una bambina diversa dalle altre. Ha un modo speciale di parlare, che fa ridere gli altri. Simona ha anche amici speciali con cui giocare: scarabei, amici che hanno ali per volare e soprattutto sanno come “trasformarsi”, perché da bruchi bavosi diventano in una notte belli e lucenti. Amici buoni, più buoni delle bambine a scuola, che Simona la scansano. Simona non è bella e non ha altri amici che gli scarabei, e vorrebbe essere diversa perché così com’è rende tristi i suoi genitori. Ma quando nella casa vicina arriva Zafira, una bambina di dodici anni che è “più bella e più brava che tutto il mondo”, sembra che le cose possano cambiare. Zafira ascolta davvero Simona, e la aiuta svelandole il segreto per lasciare il “corpo brutto” e diventare bella come lei e come gli scarabei.
“Al pozzo mi divertivo tanto perché dentro al pozzo ci sono molti pozzi piccoli alle pareti con molti bruchi grossi. Molti bruchi diversi tutti bianchi. E tutti i bruchi stanno in una pallina finché una luna smettono di mangiare e si strappano il bruco e si tolgono via il bruco come un vestito e si cambiano in uno scarabeo. E simona gli domanda come ci riuscite? spiegate a simona come ci riuscite? E una luna tutti i bruchi ballano gialli nei pozzi e d’un tratto tutti hanno le ali e d’un tratto tutti i bruchi sono scarabei e lasciano la bava e diventano forti e volano. Anche Simona vuole lasciare il corpo di bruco brutto e diventare diversa dalla simona di prima. Il babbo e la mamma non lo sanno che gli scarabei prima sono bruchi bavosi e che una luna diventano belli. Perciò sono sempre tristi perché Simona è ancora un bruco. Però Zafira sì che lo sa. La Zafira sa come cambiare perché tutte le cose belle prima sono un bruco con la pelle bavosa”.
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