Teatro Tordinona 27 Maggio 2018
“I MANCATI GIORNI”
scritto e diretto da Gianluca Riggi.
Con Giovanni Alfieri, Riccardo Cananiello.
Una raccolta di monologhi raccontano un periodo preciso della vita di un uomo, le sue ansie, gli stati esistenziali d’angoscia alternati a stati di imbecillità, narrano gli eventi tragici della nostra storia europea e nazionale attraverso lo sguardo di un giovane che vive i suoi primi sentimenti d’amore e non sa restituirgli un nome. Il terrorismo, la guerra in Bosnia, Belgrado, Restore Hope. Sesso, sentimenti, amore e morte, sono i temi trattati in maniera quasi ossessiva dai protagonisti. Al centro del lavoro c’è l’attore con il suo corpo e la sua presenza, la sua capacità di rapportarsi alla parola e renderla viva.
Teatro Tordinona 27 Maggio 2018“I MANCATI GIORNI”
scritto e diretto da Gianluca Riggi.
Con Giovanni Alfieri, Riccardo Cananiello.
Una raccolta di monologhi raccontano un periodo preciso della vita di un uomo, le sue ansie, gli stati esistenziali d’angoscia alternati a stati di imbecillità, narrano gli eventi tragici della nostra storia europea e nazionale attraverso lo sguardo di un giovane che vive i suoi primi sentimenti d’amore e non sa restituirgli un nome. Il terrorismo, la guerra in Bosnia, Belgrado, Restore Hope. Sesso, sentimenti, amore e morte, sono i temi trattati in maniera quasi ossessiva dai protagonisti. Al centro del lavoro c’è l’attore con il suo corpo e la sua presenza, la sua capacità di rapportarsi alla parola e renderla viva.
“I MANCATI GIORNI”
scritto e diretto da Gianluca Riggi.
Con Giovanni Alfieri, Riccardo Cananiello.
Una raccolta di monologhi raccontano un periodo preciso della vita di un uomo, le sue ansie, gli stati esistenziali d’angoscia alternati a stati di imbecillità, narrano gli eventi tragici della nostra storia europea e nazionale attraverso lo sguardo di un giovane che vive i suoi primi sentimenti d’amore e non sa restituirgli un nome. Il terrorismo, la guerra in Bosnia, Belgrado, Restore Hope. Sesso, sentimenti, amore e morte, sono i temi trattati in maniera quasi ossessiva dai protagonisti. Al centro del lavoro c’è l’attore con il suo corpo e la sua presenza, la sua capacità di rapportarsi alla parola e renderla viva.
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